Conclusi i lavori nel primo lotto, già pronti i ponteggi per il secondo in uno dei cantieri più grandi della provincia.
Gallarate – Le impalcature nascondono ancora gran parte della navata ma, “dopo mesi intensi di lavoro iniziati a settembre ” interviene Monsignor Valagussa “abbiamo sentito il bisogno di mostrare i primi risultati perchè, come dice il nostro slogan La Basilica è parte di te!” .Un percorso di restauro fondamentale e fortemente voluto dal Monsignore e che “è stato possibile grazie ad un lascito alla Parrocchia ed alle iniziative che hanno coinvolto i gallaratesi”. Un evento eccezionale non solo per la portata storica ma anche per la qualità e l’innovazione che hanno caratterizzato ogni singolo aspetto tecnico e scientifico. Il progetto, curato da Paolo Gasparoli e da Fabiana Pianezze, con l’ausilio della Direzione dei Lavori di Angela Baila e Lorenzo Mazza e dei responsabili della Sicurezza Davide Parolo e Sonia Frulla è destinato a lasciare il segno.
Il progetto
Un cantiere che con un monte ore previsto di circa 30.000, quattro aree di lavoro e una media di 10 restauratori all’opera ogni giorno, è uno dei più grandi della provincia.
“Sono molto soddisfatto dei lavori nel primo lotto” racconta Paolo Gasparoli “la superficie era molto rovinata.” Un aspetto da non sottovalutare è l’uniformità dei lavori “è difficile immaginare la resa finale vedendo i lavori dal basso” ma non solo “dobbiamo coordinare tutti i restauratori che hanno mani e tecniche differenti”. La missione è chiara “riportare la basilica al suo antico splendore e far riscoprire un piccolo grande gioiello nel quale hanno lavorato esponenti importanti dell’arte lombarda”
Imponenti anche le misure di sicurezza “per tutelare i lavoratori ed i fruitori della Basilica” sottolinea il responsabile Davide Parolo.
Le collaborazioni
Per l’occasione è stata creata una Commissione Parrocchiale per incentivare il coinvolgimento di associazioni, studenti e semplici cittadini. “Quando ci è stato presentato da Paolo Gasparoli una bozza del progetto di collaborazione, non abbiamo potuto rifiutare” racconta Marina Bianchi presidente Istituto Falcone “Abbiamo coinvolto 600 studenti, l’indirizzo grafico si occupa della comunicazione mentre gli studenti di fotografia hanno potuto scattare direttamente in Basilica per mettere in risalto i dettagli delle opere.” Una vera rete tra gli Istituti gallaratesi perchè “questo lavoro non deve essere isolato ma deve avere il più ampio respiro possibile”.
Annalisa Paola Colombo