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#eventi – Inaugura il MUDEC, il Museo delle Culture di Milano 


Dopo 15 anni di attesa finalmente giovedì 26 marzo è stato inaugurato il MUDECMuseo delle Culture di Milano. È stato un progetto travagliato nato dalla voglia e dalla necessità di recuperare le zone dismesse dell’ex zona industriale Ansaldo in via Tortona (che oggi è una delle vie più vivaci Milano).

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Era il 2001 quando David Chipperfied ha vinto il concorso internazionale riprogettare i quasi 17.000 m² spazi abbandonati e fin da subito non sono mancate le polemiche e le difficoltà. Trasformare spazi destinati al lavoro in spazi destinati alla cultura creando uno spazio che permettesse il dialogo tra due mondi spesso considerati agli antipodi, questo è ciò che l’artista ha realizzato.

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L’intera città aspettava di vedere il risultato finale ed infatti, in poche ore i 1.000 biglietti messi a disposizione dei cittadini alla serata di inaugurazione..e, a mio parere, ne è valsa la pena. Tralasciando le polemiche sulla scelta del pavimento, non si poteva che restare affascinati dalle strutture realizzate ad hoc per offrire una molteplicità di proposte culturali e di servizi. Oltre alla collezione museale e alle esposizioni temporanee, l’auditorio per le conferenze, il Bistrot per una golosa pausa, il design Store, le aule didattiche per Master e Corsi di formazione ed uno spazio dedicato ai più piccoli.

Ad accogliere i visitatori un quartetto d’archi e che si esibiva nella famosa versione di Sweet dream (are made of this) degli Eurythmics e poi, eccola lì, la scalinata pietra dello scandalo e fonte di post e comunicati stampa! Scalino dopo scalino ci si avvicina all’immensa struttura sinuosa che si innalza maestosa verso l’alto, un colpo un colpo d’occhio incredibile ed emozionante! In un attimo ci si trova al centro della grande piazza coperta da dove parte la visita attraverso le opere della collezione permanente e delle sale dedicate alle mostre temporanee. Non ho più spazi chiusi e ben delineati ma un percorso sinuoso che permette di fare un vero e proprio viaggio all’interno della mostra ed osservare le opere in maniera innovativa.

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“Africa. La terra degli spiriti” questa è la prima mostra visitata, l’arte africana dal Medioevo ad oggi con un allestimento veramente incredibile. Nella penombra della prima sala una foresta di alberi bianchi ospita tra i suoi rami statue raffiguranti donne, figure religiose e guerrieri. “Mondi a Milano” racconta al pubblico come la città abbia accolto e divulgato al grande pubblico le diverse culture non europee che, nel corso dei suoi più importanti eventi espositivi, hanno incontrato Milano rendendola quel complesso intreccio di culture che è oggi.

Riprogettare spazi abbandonati, trasformando dei vuoti urbani in luoghi per la collettività è l’unica soluzione sostenibile che le città moderne hanno per essere più a misura d’uomo. Recuperare invece di costruire deve essere il motto delle città del futuro ed il Mudec è un esempio di come il riuso è una via percorribile e soprattutto di gran moda.

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