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Intervista a La Pina – “Cosa non fare(i) per trovare un fidanzato”


“Cosa non fare(i) per trovare un fidanzato” è un manuale atipico, scritto da La Pina, insieme a Federico Giunta e che è stato il protagonista della mattina di Duemilalibri al Museo MaGa di Gallarate.

Intervista a La Pina – “Cosa non fare(i) per trovare un fidanzato”

Come mai hai scelto questo punto di vista ovvero parlare delle cose da non fare, invece di quelle che da fare?
Semplice, il mondo è pieno di manuali che dicono cosa fare passo dopo passo, secondo me cominciare a non fare certe cose è meglio e più veloce.

In che senso?
Ci facciamo condizionare dall’orologio biologico ed anche se alcune cercano di coprirlo con il rumore dei tacchi, lo si sente lo stesso. A volte si ha una gran fretta di sposarsi, fare figli ma spesso è più forte questa necessità rispetto alla lucidità di trovare la persona giusta da avere al proprio fianco con cui raggiungere questi traguardi.

E come mai?
Perché purtroppo le donne, spesso, sono troppo vittimistiche per ragioni derivanti dalla storia, dalla cultura, basta pensare che si vota solo dagli anni ’50. Ma questo non aiuta anzi, viene usato per giustificare comportamenti sbagliati di noi donne e per dare la colpa agli uomini.

Perché non è così..
A volte no, e questo deve essere ben chiaro.

E per far capire il tuo punto di vista hai scelto di ricorrere ad un linguaggio diretto.
Io e Fede ci siamo messi nei panni degli amici, quelli impietosi, quelli che ti dicono la verità perché questa è la vera amicizia. Se i pantaloni ti stanno male, le amiche te lo dicono. Poi l’ho sempre sostenuto non sono una principessa, sono più una camionista, non avrei potuto esprimere certi concetti in maniera diversa.

Quindi la sincerità paga..
Credo proprio di si e l’ho sperimentato sulla mia pelle. Io sono sempre la stessa, in radio, nei libri, nei programmi che faccio.

E ci sono pillole di sincerità un pò per tutte nel libro.
Abbiamo individuato dieci categorie di donne, dall'”amica cessa dell’amica figa” fino a “quella che aspetta” passando per quella “dalle alle”. ha il suo patire e cercato di dare suo consiglio credo che forza donne essere autoritoniche che quando trovano qst chiave riescono

schermata-2018-11-20-alle-18-02-51Da qui nasce l’idea di coinvolgere i pubblico durante la presentazione.
È un pò come il martedì flop in radio. Mi piace l’idea di non essere io la protagonista ma le persone che mi seguono. Non è solo un modo per interagire ma anche per tirare fuori quelle umiliazioni che subiamo in amore e che spesso restano nascoste e di cui non parliamo.

Per questo dici che quella del libro “è una storia vera, la tua”?
Tra le pagine ci sono dei pezzettini delle donne che incontro alle presentazioni («non dei bei pezzettini ma è per questo che avete tra le mani il libro» scherza durante la presentazione). E proprio con questi pezzettini bisogna imparare ad avere confidenza, perché autoironia e cinismo sono una grande.

E quando una è “presa male”?
In mei momenti ricordiamoci che c’è sempre chi sta peggio di noi. Questo aiuta, fidatevi.

Annalisa Paola Colombo

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